Drammi psicologici.

Ho più di una cinquantina post da pubblicare. 
Non l’ho fatto. 
Ma riprenderò, più forte che mai. (?)

Ho chiuso per un po’ il blog, perché è inutile mantenere un blog in ordine quando la tua vita è palesemente un disastro. Scrivere post inneggianti al suicidio non fa proprio per me, quindi in questo periodo solare e giocondo della mia vita ho deciso di astenermi dall’ammorbare poveri innocenti, con discorsi riguardanti:
– Morte
– Dolore
– Tristezza
– Ingiustizia
– Tedio e noia
Persino Arthur Shopenhauer o Giacomo Leopardi mi avrebbero detto di darmi un contegno e di farmi una risata, ma capitemi, non ci riuscivo.
Ecco un piccolo riassunto delle puntate precedenti!
In questi mesi, sono riuscita a finire il liceo, con risultati nemmeno tanto male. Diciamo che per ora è stata la cosa più bella che mi sia successa, e no, non è roba da nulla, perché come ho sofferto io la mia “prigionia” presso il Carducci, lo sa solo il Cielo. 
L’esame è stato relativamente tranquillo, ho avuto una commissione fantastica, persone comprensive, competenti ma sopratutto umane, e la mia tesina su Doctor Who era veramente bella (lo so, è immodesto vantarsi, ma mentirei se non dicessi che non meritava, pur essendo una semplice tesina di maturità). 
E’ infine, proprio vero che quando qualcosa finisce alla fine inizi ad apprezzarlo. Non tornerei mai fra quelle quattro mura, fredde (e precarie), ma non posso negarlo, mi mancheranno. Come mi mancheranno i compagni e alcuni professori, i fantastici bidelli e il busto di Giosuè Carducci, che ti guarda incazzato come una iena. 
Sono ancora convinta che il greco e il latino non mi serviranno assolutamente a nulla, ma impiegherò gli insegnamenti che ho appreso nello studio dei classici e li metterò in pratic-ahahah ovviamente no, ma il mio percorso irto di sofferenza-frustrazione-delusione in quelle materie mi preparerà psicologicamente per ogni delusione che la vita intende serbarmi. O quantomeno posso sempre vantarmi di avere una cultura classica ostentando le mie conoscenze come tutti i poveracci che come me escono da una maturità del genere (decisamente più probabile)
Ho trovato un lavoro estivo: lavorare mi piace un sacco, ma oziare mi piace ancora di più. Mi piace stare a contatto con le persone, mi piace rendermi utile ed essere ricompensata con un semplice sorriso. (E se lasciano mance è ancora meglio.)
Poi ricevere il mio primo stipendio è stata una grande soddisfazione, innegabile. Finalmente ho un sacco di soldi da spenderli in cavolate senza dover rendere conto a nessuno. Ok, non ho mai reso conto a nessuno e da quando ho memoria ho sempre sperperato denaro per oggetti futili, ma hey, perché perderci in tali piccolezze. 
Ho anche compiuto 19 anni, ma non ho neppure festeggiato perché una volta che hai fatto i 18, ti sbatti a festeggiare, cioè troppo stress, c’è da fare l’evento su facebook, chiamare la gente, chiamare il locale, comprare il vestito, andare dal parrucchiere… io non ho voglia di rinunciare al mio status di sciatta solo perché è passato un’altro anno da quando mia madre mi ha partorita e mio padre è svenuto nel guardarmi per la prima volta.
Cioè, grazie per avermi messo al mondo, ma io non lo avevo richiesto, se ho anche da farci una festa evito. 
E poi basta. 
No, ok, ho fatto altre cose, ma se non sono private, sono poco interessanti e se sono poco interessanti, sono deprimenti.
L’idea di ricontrollare tutti i post è tremenda, ma non mi resta altra scelta. Spero non facciano troppa pena, quantomeno che non istighino al suicidio, e di poterne pubblicare almeno un paio. Ma non dico oltre, basta drammi psicologici. 

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2 risposte a Drammi psicologici.

  1. Tesla ha detto:

    Anche la mia tesina su DW ha dato soddisfazioni.

  2. loscalzo1979 ha detto:

    Buona Vida, penso ci beccheremo a Lucca cara

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